ROBERTO GATTO “LIFETIME”


Roberto Gatto batteria
Alfonso Santimone pianoforte, tastiere, elettronica
Marcello Alulli sax
Umberto Fiorentino chitarra
Pierpaolo Ranieri basso elettrico

Un’ altra sfida appassionante, sono molto felice di lavorare a questo progetto su uno dei miei punti di riferimento, un innovatore, ma sopratutto un grande band leader e compositore.
Tony Williams rappresenta quanto di più completo ci possa essere stato nella scena del jazz a partire dagli anni ’60.
Onorato di poterlo omaggiare insieme ad un gruppo di straordinari musicisti ed amici, Alfonso Santimone, Umberto Fiorentino, Marcello Alulli e Pierpaolo Ranieri

ROBERTO GATTO

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TONY WILLIAMS

Non è stato solo uno dei più originali e influenti batteristi della Storia del jazz, ma un raffinato compositore ed un visionario leader.
È a questa figura multiforme che Roberto Gatto ha pensato di dedicare il suo nuovo progetto, commissionato dalla fondazione Musica per Roma.

Tony Williams nel 1963, a 17 anni, fa il suo folgorante esordio nel leggendario quintetto di Miles Davis. A 20 incide per la Blue Note due dischi fortemente innovativi: “Lifetime” (che diventerà la sigla di molti dei suoi gruppi) e “Spring”. Collabora con Eric Dolphy, Sam Rivers, Andrew Hill, Grachan Moncur, muovendosi nei territori dell’avanguardia.
È con Miles fino alla svolta elettrica del 1968-69. La sua capacità di anticipare i tempi viene confermata nel ‘69 con la dirompente formazione del “Lifetime” con il giovanissimo John McLaughlin e Larry Young, anticipando tutte le formazioni che poi faranno la storia del jazz elettrico come Weather Report e la Mahavishnu Orchestra.

Anche nel prosieguo della sua carriera Tony Williams non perderà mai il gusto della sperimentazione, della ricerca. Nemmeno negli anni ‘80-‘90 quando, da un lato rientrerà nella scuderia Blue Note con un quintetto acustico di grande popolarità, dall’altro si concederà generosamente alle spericolate produzione di Bill Laswelll che lo vedranno protagonista al fianco di musicisti lontanissimi tra loro come i Public Image Ltd, Derek Bailey, Pharoah Sanders.

Questa sua capacità di percorrere territori inesplorati e di concepire la musica in modo totalmente aperto, restano il suo lascito fondamentale, un prezioso insegnamento anche per le prossime generazioni.

Roberto Gatto metterà in rilievo tutto questo con la capacità e la sensibilità di batterista / compositore / leader che gli sono proprie.